Venezia ma a Livorno
Livorno [ENA] Esiste una Venezia ma non in Veneto, ma a Livorno in Toscana. Intorno alla fine del Cinquecento le esigenze dei Medici per il rifacimento e ampliamento del castello di Livorno che doveva essere simbolo del nuovo scalo portuale toscano, imposero la progettazione di una pianta pentagonale della città,
circondata da un fossato. La realizzazione di tale opera fu relegata a Bernardo Buontalenti. Il grande afflusso di genti e abitanti della città, appetibile da tanti per le leggi, benefici e privilegi promossi dal granduca Ferdinando I, fece emergere l'incapacità abitativa dei quartieri della città a ridosso del porto. Si dovette quindi ideare un quartiere mercantile e la zona impegnata da canali ma soprattutto da "fossati" esterni dovuti alle esigenze di fortificazione della città stessa, con innumerevoli magazzini, cantine e rimesse
collegate direttamente nei fossati, impose tecniche di costruzione con fondazioni sull'acqua, impegnando tecniche uniche e patrimonio delle maestranze e dei mastri della laguna veneta (artigiani ed esperti veneziani), che ebbero l'onere di definire un quartiere mercantile tale e simile a Venezia, quartiere che prese appunto il nome di Venezia Nuova. Nei successivi anni e poi secoli, il quartiere si ampliò e furono costruite importanti edifici ed opere, come il Bottini dell'olio, un magazzino per l'olio, quindi sulla via Borra, la strada principale del quartiere, si innalzarono imponenti edifici, Palazzo delle Colonne di marmo, il Palazzo Huigens e quello del Monte di pietà.
Negli anni a seguire il quartiere fu sede di diversi consolati e importanti compagnie di navigazione. A seguire nel Settecento, il quatiere assunse un aspetto tardobarocco, grazie alle grandi costruzioni religiose: (nel 1707) la chiesa di San Ferdinando, a seguire la chiesa e il convento di Santa Caterina. Con i francesi il quartiere venne ulteriormente allargato con la realizzazione adiacente del rione denominato "San Marco" dove venne costruito il grande Teatro Carlo Lodovico o anche chiamato Teatro San Marco. Da molti anni (dal 1986) il quartiere ha in essere in estate una manifestazione folkloristica dal nome Effetto Venezia.