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Roma, viaggio insolito della città

Verantwortlicher Autor: Antonio Tisi Roma, 01.02.2023, 23:45 Uhr
Presse-Ressort von: Antonio Tisi Bericht 6008x gelesen
Fontana del Mascherone (via Giulia - Roma)
Fontana del Mascherone (via Giulia - Roma)  Bild: Antonio Tisi

Roma [ENA] La capitale italiana attira visitatori da tutto il mondo. L'eterna città vive della sua millenaria storia ed è visitata da tantissime persone che ogni giorno si riversano tra le sue strade, invadendo i luoghi più famosi e ripercorrendo i circuiti classici. L'arte è ovunque, monumenti, chiese,

fontane, piazze e luoghi storici sono alla mercè della massa di turisti. Esiste però un'anima insolita di Roma che si divide tra storia e modernità; un aspetto della città forse ancora poco conosciuto o meglio non citato dalle mappe del turismo classico. Quest'altra realtà della città offre scorci spesso inediti ma anche nuove interpretazioni dell'arte e della capitale stessa. Iniziamo quindi questo "insolito" viaggio nella Roma "sconosciuta" o poco nota. Molti o quasi tutti conoscono i vari musei romani ma ancora pochi forse il Museo delle Illusioni, un posto dove i sensi vengono ingannati, si rimane stupefatti, nulla è come appare; si impara molto della mente, le capacità e le illusioni che può creare, questo in via Merulana 17 a Roma.

Durante questo giro cittadino verrà sicuramente fame e mangiare circondati da opere del Canova, esercitazioni anatomiche, strumenti del mestiere, sculture in marmo ed in bronzo, modelli preparatori di opere famose dello stesso famoso artista è abbastanza insolito, inusuale. Questo però è possibile al Ristorante Atelier Canova Tadolini in Via del Babuino, vicino Piazza del Popolo. Il Canova, nel 1818 firmò, un contratto di locazione del suo “studio di uso di scultura”, al promettente Adamo Tadolini (suo allievo prediletto); da tempo affidava numerosi incarichi al Tadolini con il permesso di riprodurre, le sue opere più importanti.

Questo Atelier di Via del Babuino, è stato di proprietà di quattro generazioni di scultori appartenenti alla famiglia Tadolini, dal 1818 al 1967. Tuttora, gli ambienti, che ospitano il ristorante, sono scrigno e memoria di due secoli di scultura italiana. Altro posto da vedere è Casa Balla, la dimora delll'artista futurista Giacomo Balla. Qui, visse e lavorò dal 1929 sino alla morte nel 1958. Si trova in Via Oslavia, in Prati. Nel quartiere del Celio, invece, in via di Santo Stefano Rotondo 7, troviamo, appunto, la chiesa di Santo Stefano Rotondo; unica chiesa a pianta rotonda di Roma, insieme al Mausoleo di Santa Costanza.

Nella famosa via Veneto (nota per la "Dolce Vita" degli anni 50-60 dello scorso secolo) e precisamente al civico 27, si trova la cripta dei Cappuccini, un luogo segreto e molto particolare, che si trova accanto alla Chiesa di Santa Maria della Concezione dei Cappuccini. La cripta fu eretta per far posto a nuovi defunti nel piccolo cimitero del convento, e un artista (ignoto), creò decorazioni sulle pareti e sulle volte con le ossa dei defunti. Rimanendo su questo tema, nel quartiere di Testaccio, in via Caio Cestio 5, si trova il Cimitero acattolico o cimitero inglese come spesso lo chiamano i romani. Si trova alle spalle della Piramide Cestia (altro luogo particolare) e ospita anche le tombe di illustri personaggi atei,

o di religione greco-ortodossa. Si possono trovare le tombe di Gadda, Goethe, Gramsci, Miriam Mafai, Keats, di alcuni appartenenti alla famiglia Bulgari e molti altri poeti, scrittori e personaggi illustri. C'è anche un museo vivente animato da 200 persone, è il MAAM, nato nel 2009; Museo dell’Altro e dell’Altrove (o Metropoliz) posto unico, primo museo abitato al mondo! Lo si trova in via Prenestina 913. Similmente ad alcuni quartieri di città europee, anche a Roma sono avviati, da tempo progetti di riqualificazione urbana, sociale e culturale che hanno come focus la street art. In viale Tor Marancia 63, troviamo il Museo condominiale di Tor Marancia, con opere su 11 edifici di edilizia popolare di 22 artisti provenienti da 10 Paesi.

Ancora nel quartiere Flaminio troviamo in via Pasquale Stanislao Mancini 20, Casa Museo Hendrik Christian Andersen, in un palazzo disegnato dallo stesso artista norvegese e che fu costruito tra il 1922 e il 1925. Interessante è anche visitare il quartiere della Garbatella, partendo da Piazza Brin. Altro luogo particolare è il Museo della Mente, uno dei padiglioni (Padiglione 6 – Piazza Santa Maria della Pietà 5) del complesso ospedaliero Santa Maria della Pietà, nel quartiere Trionfale (Monte Mario). Infine la Centrale Montemartini, primo impianto pubblico di produzione dell’elettricità a Roma all’inizio del ‘900, in via Ostiense 106. Questo il viaggio insolito proposto per voi nella capitale italiana.

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